Pensando oggi all’attributo dialettale “coatto”, di certo non troveremmo alcuna associazione con la sfera religiosa.
Eppure a Roma ci fu un tempo in cui, se aveste chiesto a un passante dove poter assistere alle cosiddette “prediche coatte”, certamente vi avrebbe indirizzato verso il ghetto ebraico.
Lungi dal presentarsi come attrazione turistica, tali prediche furono istituite da papa Gregorio XIII nel 1584, con la bolla Sancta Mater Ecclesia e con il meschino scopo di convertire il popolo giudaico.
Si trattava di sermoni, generalmente tenuti da un frate domenicano, cui gli abitanti romani del ghetto erano costretti ad assistere ogni sabato, nella speranza che divampasse in loro un ardente desiderio di sposare il Vangelo.